L’assicurazione professionale è quella assicurazione di Responsabilità Civile Professionale che copre il patrimonio del professionista contro i rischi professionali nell’esercizio delle sue attività.
La polizza di assicurazione professionale, a fronte del pagamento di un premio assicurativo annuale, copre il patrimonio del professionista assicurato dalle richieste di risarcimento avanzate da terzi danneggiati dall’operato per errori, disattenzione, distrazione o dimenticanza.
La polizza di responsabilità civile professionale è obbligatoria per tutte le professioni soggette ad iscrizione ad ordine o albo professionale dal 13 Agosto 2013.
Per ogni categoria professionale proponiamo la polizza più conveniente offerta dal mercato delle compagnie assicurative italiane e inglesi.
9 consigli sull’Assicurazione RC Professionale
Seguendo e valutando questi consigli possiamo avere una panoramica dell’effettiva funzionalità e naturalmente della qualità dell’assicurazione professionale:
1. Quali sono i rischi coperti ed i rischi esclusi?
Sono scritti all’interno di tutti i contratti. Sono tutti quei casi in cui l’assicurazione copre il rischio in oggetto. Bisogna fare molta attenzione a scegliere le polizze economiche, perché senza renderci conto potrebbe avere una copertura troppo limitata e quindi in alcuni casi le compagnie non sarebbero soggette a pagare i danni.
2. È presente tra le clausole la colpa grave?
È il fattore che definirei più rischioso nella polizza, quindi anche più oneroso. È fondamentale.
3. Cosa scrivo nel questionario?
Molto importante nelle polizze di Responsabilità Civile è la compilazione del questionario. Il questionario è parte integrante del contratto, viene infatti allegato alla polizza emessa. Non dichiarare MAI il falso altrimenti la compagnia potrebbe impugnare il questionario stesso e non pagare o pagare limitatamente a quanto definito in polizza.
4. A quanto ammonta la franchigia?
La polizza nella maggior parte dei casi prevedere che per ogni possibile sinistro ci sia una parte di danno che rimane a carico del professionista. Naturalmente, se la franchigia è bassa è meglio: pagare la polizza e poi trovarsi a versare 500 o anche 1000 euro (franchigie più comuni) di tasca propria non fa felice nessuno. Esistono polizze senza franchigia, conviene cercarle ma naturalmente il premio sarà più alto.
5. Che massimale scegliere?
Il massimale è il massimo esborso che la compagnia si impegna a pagare in caso di danno. Naturalmente, il massimale dovrà essere proporzionato all’entità del possibile danno che potrebbe verificarsi: ad esempio non ha senso assicurare con massimale 1.000.000 di euro l’attività di giornalaio, ed invece assicurare un chirurgo con un massimale di 500.000 euro.
6. Attenzione alla doppia polizza.
Capita di assicurare lo stesso rischio con polizze differenti. Lo regola l’articolo 1910 c.c.: il risarcimento non può superare il danno effettivamente subito, e in caso di una pluralità di assicurazioni per lo stesso rischio, dovrebbero rispondere tutte in proporzione.
7. Sono incluse le spese legali?
Controllare bene perché molte volte le compagnie di assicurazione non garantiscono effettivamente le coperture delle spese legali, ma sono delle garanzie a loro stesse. Aggiungendo questa clausola infatti la compagnia alle volte avrà la scelta di intervenire o meno sostituendosi al proprio assicurato nel procedimento penale che lo interessa. Perché lo fanno? Semplice, dall’esito del procedimento penale spesso deriva la quantificazione del risarcimento in sede civile, che è la compagnia a dover sborsare. Perciò, a meno che sul contratto non sia scritto diversamente, per ‘Spese Legali’ non si intende che l’assicurazione paga il nostro avvocato di fiducia e i nostri consulenti tecnici, ma che può decidere se subentrare nel procedimento a nostro carico in base alla sua convenienza.
8. È compresa la retroattività e la garanzia postuma?
Il più delle volte le polizze coprono le richieste di risarcimento avanzate durante il periodo di copertura della polizza, anche per danni cagionati in passato. Ad esempio, io posso aver provocato un danno senza essere assicurato, essermi assicurato in un secondo momento, e aver ricevuto richiesta di risarcimento dopo la stipula della polizza. Quali sono le insidie? le polizze possono prevedere un periodo massimo di retroattività, oltre il quale non rispondere: ad esempio ‘sinistri occorsi fino a tre anni prima della data di stipula’. Questa condizione è sempre da prendere in considerazione nel valutare una polizza. La garanzia postuma è invece una copertura aggiuntiva, piuttosto rara, in cui l’assicurazione si impegna a coprire gli ex assicurati che cessano l’attività professionale per un certo numero di anni.
9. Quanto costa all’anno?
Come scritto precedentemente la valutazione delle polizze di responsabilità civile e non, va svolta con attenzione sulla base delle caratteristiche, e una volta valutate allora a parità di caratteristiche possiamo confrontare i prezzi. Ripeto che il prezzo deve essere commisurato alle caratteristiche del prodotto.